In-16° (mm 168x85). Carte [8]. Brossura a stampa azzurrina, con lievi difetti al piatto posteriore.
Rarissimo invito/catalogo originale della personale caprese di Prampolini a Roma, 25 ott. - (?) 1922. La Casa d'arte Bragaglia fu uno «spazio espositivo inaugurato nel 1918 in via Condotti 21 a Roma» (Godoli Ezio (a cura di), Il dizionario del Futurismo. Firenze: Vallecchi, 2007, vol. 1, p. 164) dai fratelli Anton Giulio e Carlo Ludovico Bragaglia, allo scopo di promuovere le ultime tendenze artistiche, organizzare esposizioni pittoriche, soprattutto dell'ambiente futurista, dibattiti, conferenze, pubblicazioni di libri e riviste. Il 'fracasso' futurista nei locali della Casa d'Arte, porta i fratelli Bragaglia allo sfratto, costringendoli a rifugiarsi nel nuovo ambiente di via degli Avignonesi, «ricavato dagli scavi archeologici effettuati per interesse dello stesso B. alla ricerca delle Terme di Settimio Severo. Nella galleria hanno luogo, tra il 1918 e il 1930, 160 esposizioni: la prima è di Giacomo Balla, che ne effettua altre negli anni seguenti; buona parte di essere riguardano quella particolare apertura futurista alle altre correnti d'avanguardia, che ha luogo a Roma nell'immediato dopoguerra con la presenza di Depero, Prampolini, Marchi [...]. Come è caratteristico dell'epoca, le manifestazioni che vi si tengono si allargano dall'aspetto propriamente espositivo a un coinvolgimento di tipo teatrale...» (Id.)