Manoscritto cartaceo, in italiano e latino, a inchiostro bruno. Pagine 60. Brossura moderna in cartoncino marmorizzato. Carte in perfetto stato. Dimensioni 240 x 380 mm.
Il testo è relativo ad una diatriba legale avente per oggetto un abuso sui dazi del tabacco perpetrato dal Viceré di Sicilia ai danni di una confraternita di Frati Mendicanti, nel Ducato di Castellana (Sicula). L’autore del testo, difensore dei Frati presso il Tribunale del Patrimonio, sostiene le ragioni dei religiosi con articolate dissertazioni, intervallate da ampie citazioni latine, di cui vengono indicati autore e testo. Sono tratte dal de Legibus di Platone, dalle Institutiones juris naturae di Vitriarius, dal de legibus abrogatis di Groenewegen, da scritti dei giureconsulti Johann Bruneman e Samuel von Cocceji e da altre fonti latine. La frase finale riassume la salomonica decisione del Tribunale: “Egli accordò ai mendicanti una provvidenza, onde non solo non ne andò pregiudicata la giustizia, ma né pur l’interesse del Rè”.