Album rilegato in tela (mm 160x205) contenente 55 disegni a matita raffiguranti studi di teste e di figure, paesaggi e schizzi vari preceduti da un testo autografo scritto a penna al piatto anteriore in data 13 maggio 1903 da Antonietta Piaggio a due anni dalla scomparsa del marito Pietro Costa celebre scultore, nato a Celle Ligure nel 1849 e morto a Roma nel 1901. Nel testo la consorte, che firma vari disegni col nome Antonietta, dichiara che l'album fu iniziato a Roma nel 1880 poco dopo il loro matrimonio e che attraverso di esso il marito le aveva insegnato a disegnare delineandovi dei suoi modelli da copiare. Pertanto l'album contiene alcuni studi di teste disegnati da Pietro Costa che la moglie replicava in modo più incerto nel foglio di fianco. Essendo presenti tuttavia altri studi di figura e di paesaggio qualitativamente superiori e non assegnabili a una principiante, ipotizziamo che essi siano attribuibili proprio allo stesso Pietro Costa. L'attività di quest'ultimo è nota soprattutto nel campo della scultura. Suoi sono il monumento di Vittorio Emanuele II a Torino e quello di Mazzini a Genova, così come anche alcune sculture funerarie nel cimitero di Staglieno.
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