In-8 piccolo (mm 143x97). Pagine: [16], 163, [5]. Frontespizio con vignetta raffigurante una lesina, grandi e graziosi capilettera xilografici. Pallido alone sottile e occasionale al margine interno, che è leggermente allentato in punti, ultime due carte con richiamo rifilato e altre trascurabili tracce del tempo, ma nel complesso buona copia genuina in cartonato coevo d'attesa (dorso un po' sciupato). SI AGGIUNGE: Varano Alfonso, Giovanni di Giscala tiranno del tempio di Gerusalemme. Tragedia. In Venezia: apresso Pietro Valvasense, 1754. In-4 non collazionato in mezza pelle moderna, con bella antiporta calcografica e con grandi testatine calcografiche (di cui una colorata a mano).
La Lesina è una spassosa opera, attribuita dal Melzi a Francesco Maria Vialardi o Tommaso Buoni, la cui edizione originale fu stampata dai Giunti alla fine del Cinquecento, In essa, i membri della "Famosissima Compagnia della Lesina" (un immaginario gruppo di avari che aveva come simbolo la lesina) elencano una nutrita serie di ottimi modi per risparmiare e prendono in giro avari e prodighi. Figurano tra i membri Brancaccio Spilorcioni, Taccagnino de Carpo, Scioccone Buonalimosina e il notaio "Avvertici a' fatti tuoi".