Manoscritti a inchiostro nero e matita grigia. 12 carte con correzioni e cancellature (anche su carta di riuso). Dimensioni varie.
Marion Delorme è l’ultima opera di Ponchielli: venne rappresentata la prima volta alla Scala nel marzo del 1885 e, in una nuova versione alcuni mesi dopo, al Teatro Grande di Brescia. La raccolta comprende appunti e correzioni relativi al libretto dell’opera. Es. “Punti da modificare. Stretta d’introduzione atto 2° dopo la proclamazione del bando. Cambiare i versi, [...] fare gli ufficiali soli, in senso di alterigia etc. etc. Addio a Didier a Finale 2°. [...] Volendo fare la Romanza del Tenore ed escludendo il Duetto, conviene cambiarla, e trovare qualcosa di più peregrino [...]”. “[...] Aria della donna va cambiata la 2° metà [...]. Non mi piace nel Terzetto Scacciami [...] e sbagliato il verso D’un marchese di Saverny. La canzone di Lelio meglio quella di prima”. Inoltre, moltissime sono le varianti rispetto al libretto pubblicato. Tra le carte anche un abbozzo di lettera a Giulio Ricordi datata 1883 in cui Ponchielli richiede una copia del Caligola.