8 fascicoli in-folio (mm 350x250), contenenti: 1) Tullio Reggente, Introduzione. Con tre riproduzioni di Severini, Kul’bin e Picabia; 2) Ristampa anastatica di Silvio Mix, Profilo Sintetico-Musicale di Marinetti per pianoforte. Roma, Firenze, Trieste: Società editrice L’Odierna, 1924, con il facsimile della dedica autografa di Mix a Sanzin; 3) Gianni Gori, Mix, la musica e il futurismo. Con 1 litografia sciolta di Giorgio Celiberti, numerata e firmata dall'Artista; 4) F. T. Marinetti, Una testimonianza. Con multiplo neocostruttivista sciolto di Augusto ?ernigoj, numerato e firmato dall'Artista; 5) Daniele Lombardi, Profilo sintetico musicale di F. T. Marinetti. Con 1 acquaforte-acquatinta di Marino Sorman, numerata e firmata; 6) Ruggero Vasari, Mix, musico de “L’Angoscia delle macchine”. Con 1 serigrafia a colori di Dante Pisani, numerata e firmata; 7) 1 colophon; 8) 1 disco 33 giri, entro cavalleto in legno applicato al contropiatto, contenente le opere Astrale e Profilo sintetico musicale di F. T, oltre un ritratto di Silvio Mix opera di A. Marasco. Il tutto perfettamente conservato in cofanetto editoriale in piena tela, con titoli in bianco al piatto anteriore. Questa cartella è stata stampata per conto de L'Asterisco di Tullio Reggente, in 95 copie. Il nostro è uno degli 80 esemplari in numeri arabi.
L'interesse di Tullio Reggente per il futurismo raggiunge la sua massima espressione in questa cartella del 1978 dedicata a Silvio Mix, nella cui prefazione afferma: «Questo volume è concepito come un oggetto complesso, come un luogo di intersezione di piani narrativi distinti [...]. È un elemento tradizionale, il libro, ma qui è stato privilegiato il suo aspetto di spazio aperto, di spettacolo. Si tratta di una operazione di collage, che coinvolge fattori operativi indipendenti, narrativo, critico, documentario, creativo. Già all’inizio del secolo in ambienti protofuturisti, tardocubisti, era stato teorizzato il concetto ritmico di simultaneità per dati emozionali distinti, da ribaltare, in sequenza di analogie visuali, all’interno di un medesimo riquadro strutturale».