Acquaforte. mm 228x186. TIB 39/18, 1. Bellini (Maratta), 8. Calvesi/Casale, 210. Firmata in basso a sinistra «Anibal Caratius inventor et fecit». Incisione molto rara e di incerta attribuzione. Nonostante la firma Bartsch la inseriva fra quelle falsamente attribuite ad Annibale Carracci propendendo tuttavia per un'attribuzione a Sisto Badalocchio o a Francesco Brizio. Calvesi/Casale avanzano l'ipotesi di una paternità a Guido Reni mentre Bellini la inserisce fra quelle di Carlo Maratta. Il soggetto deriva da una pala d'altare (perduta sotto i bombardamenti nella seconda guerra mondiale) nella Cappella Gessi in Santa Maria della Pioggia a Bologna opera di Agostino e Ludovico Carracci e databile intorno al 1584. Stato unico conosciuto.
Bellissima impressione stampata con leggero plate-tone su carta vergellata. Al verso timbro di collezione o di mercante non identificato. Margini di 5/11 mm oltre l'impronta della lastra, piega orizzontale centrale visibile soltanto al verso, tracce al verso di vecchio incollaggio, per il resto ottima conservazione.