Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 242x238.
Il soggetto fa parte del grande ciclo figurativo della Cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze, al quale lo Zuccari partecipò dopo la morte di Giorgio Vasari fino al 1579. Nella composizione definitiva dell'affresco, che occupa il settore ovest della cupola, alcuni volti del disegno sono sostituiti dai ritratti di Taddeo Zuccari, di Giorgio Vasari, del banchiere Simone Corsi, di Don Vincenzo Borghini, del Giambologna, del Vallombrosano Piergiovanni oltre all'autoritratto dello stesso Federico. Esiste un disegno di attribuzione certa e di più ampia composizione (tutta l'area centrale del settore ovest) nel quale i volti raffigurati sono gli stessi del presente disegno (cfr. E.J.Mundy, Renaissance into Baroque Italian Master Drawings by the 1550/1600, New York 1990, n. 68). L'autore del disegno, collocabile entro il primo quarto del XVII secolo, ha visto dunque il lavoro preparatorio dello Zuccari e non gli affreschi della cupola.