In-folio (mm 293x205). Carte 69 (di 70, manca il frontespizio). Testo in ebraico su 2 colonne. LEGATO CON: Id., Sepher Hashorashim. Venezia: C. Adelkind per Daniel Bomberg, 1546. Carte 144. Frontespizio entro cornice architettonica xilografica. Testo in ebraico su 2 colonne. Legatura settecentesca in pergamena, titoli impressi in oro al dorso. Ex-libris Christian Ernst Graf Stolberg-Wernigerode applicato al contropiatto posteriore. Note manoscritte alle carte.
Volume in cui si trovano rilegate insieme le due maggiori opere del rabbino David Kimchi, entrambe edite da Bomberg: il Sepher Michlol nella prima edizione in-folio, e il Sepher Hoshorashim nella seconda edizione (Bomberg aveva stampato questa seconda opera per la prima volta nel 1529), con il poema di Levita in fine. Il Sepher Michlo, pubblicato per la prima volta a Costantinopoli nel 1532, è un'autorevole grammatica ebraica, più lunga e più complessa di quella scritta da suo fratello Mosè, dal quale prende a prestito il metodo paradigmatico; mentre il Sepher Hoshorashim (Libro delle Radici) è un dizionario etimologico e biblico, pubblicato per la prima volta a Roma nel 1480. A questo dizionario, famoso e molto diffuso, viene riconosciuto il merito di aver trovato nuove fonti interpretative per i termini ebraici, frutto di un approccio nuovo e indipendente al vocabolario. I OPERA: Cfr. Adams K-52, Fürst II, 185. II OPERA: Cfr. Adams K-45, Fürst II, 185f.