In-folio (mm 390x255). Pagine [XLIV], 115, [13] + 1 carta sciolta con incise in rame due scale metriche. Con 47 carte di tavole anatomiche incise in rame fuori testo. Grande vignetta calcografica al frontespizio raffigurante una lezione di anatomia, capilettera abitati incisi in legno. Strappetto restaurato al bordo di carta G2 e fioriture diffuse ma nel complesso bell'esemplare ad ampi margini. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli entro tassello applicato al dorso; restauri alle cerniere. Tagli spruzzati di rosso.
Prima edizione completa di questa importante raccolta di illustrazioni anatomiche. Le 47 tavole furono incise nel 1552 da Giulio de' Musi su disegni dello stesso Autore e di Pier Matteo Pini, e avrebbero dovuto comporre l'opera anatomica cui Eustachi si dedicò senza tuttavia terminarla. Una piccola parte dei commenti alle tavole fu pubblicata lui vivente, gli altri andarono perduti dopo la sua morte (1574); le incisioni invece furono depositate nella Biblioteca Vaticana, dove furono rinvenute oltre un secolo e mezzo dopo da Giovanni Maria Lancisi. Quest'ultimo pubblicò le tavole anatomiche con i testi dell'Eustachi e ne scrisse di nuovi a commento delle tavole che ne erano prive. Cfr. Choulant 200-204; Cushing E113; Heirs of Hippocrates 324: «they were uncovered a century and a half later and published by the papal physician, Giovanni Maria Lancisi, who added his elucidations and included the previously published eight plates with Eustachi's commentary. In all, there are forty-seven plates. Although from an artistic standpoint they are not as well done as the anatomical plates of Vesalius, from the point of view of anatomy they are sometimes more accurate than Vesalius'. Had the plates been published at the time they were executed, Eustachi would undoubtedly have ranked with Vesalius as a founder of modern anatomical studies»; Morton 391; Osler 2543; Wellcome II, 536. La bella vignetta calcografica al frontespizio è stata disegnata e incisa da Pier Leone Ghezzi.