3 parti in 3 volumi in-4° (mm 223x158). Pagine, parte prima e seconda: [20], 76, 432; parte terza tomo primo: [2], [2], 543, [1]; parte terza secondo tomo: [44], 407, [133]. Bellissima antiporta incisa da Bloemaert al primo volume. Con centinaia di ritratti in ovale con cornice incisa e figurata in xilografia. Bruniture sparse, in alcuni punti più accentuate, macchie d'inchiostro al volume 1, lievi gore d'acqua. Legatura moderna in pelle. Timbro al frontespizio del volume 3 (parte terza secondo tomo).
Terza edizione (la seconda figurata) della celebre opera del Vasari. Fu condotta sul testo dell'edizione giuntina del 1568, della quale riproduce anche i numerosissimi ritratti xilografici. Carlo Monalessi curò quest'edizione riuscendo ad acquistare i legni originali (presenti solo a partire dall'edizione del 1568 e non nella prima del Torrentino, 1550), aggiungendo alcuni ritratti e dotando il testo di pratiche postille ai margini. L'antiporta, una per ciascuno dei tre volumi, fu disegnata da Giovanni Angelo Canini, celebre pittore e incisore romano (1617-1666), allievo del Domenichino. Quest'edizione del 1647 è sconosciuta (tranne Graesse e Brunet) a quasi tutti i repertori bibliografici consultati, i quali riportano solo l'edizione del Dozza, 1648. Graesse VI, 264. Brunet V, 1096. Choix, 15790; Schlosser, 251; Gamba, 1725 cita l'edizione del 1568; Cicognara, 2391 indica altra edizione. Una delle più importanti opere nella storia dell'arte, contenente un maggior numero di ritratti ed una nuova aggiunta di commenti, posti al margine del testo, rispetto all'edizione di Giunta del 1568. Le belle illustrazioni degli artisti, furono disegnate dal Vasari stesso ed incise in xilografia da Coriolano, utilizzando i medesimi legni della prima edizione figurata. In molti esemplari, spesso l'antiporta è presente solo all'inizio dell'opera; nel nostro esemplare, questa è inserita in ciascuno dei 3 volumi. ITICCUVIAE30881: «Altra ed. dello stesso anno con testo completamente ricomposto.»