Inchiostro grigio acquerellato con tocchi di biacca mm. 345x635. Al retro iscrizione a matita: "Socrate". Il disegno si presenta non finito con le figure di destra solo delineate e quasi prive di chiaroscuri. La morte di Socrate fu un motivo ricorrente tra gli artisti neoclassici a partire dal celebre quadro di David (1787) che costituì un prototipo da seguire e imitare come è il caso di Giuseppe Diotti (1806). Questa versione raffigura Socrate non seduto sul giaciglio mentre si appresta a bere la cicuta bensì in piedi col braccio proteso, come un oratore che parla ai discepoli affranti. Il disegno rivela ottima mano e potrebbe essere attribuito a Pelagio Palagi, vicino in particolare al disegno Accademia di pittura recentemente andato in asta.
Due pieghe verticali, più accentuata quella di sinistra. Strappetti marginali e altri minori difetti.