Olio su tavola. cm 29x46. Firmato in basso a sinistra. Sonorità cromatica e astratto sintetismo connotano il dipinto, esemplare della poetica di Bartolena nella redazione delle sue nature morte, nelle quali più felicemente si dispiega il suo istinto di colorista puro, maturato a Livorno nell’ambito delle correnti della pittura postmacchiaiola, di cui deve considerarsi tra i più originali e sofisticati interpreti, con aggiornamenti sugli esiti più attuali della coeva pittura europea (da Van Gogh ai “Fauves”).