Olio su tela. cm 21x14. Firmato in basso a destra. La tersità cristallina del cielo, la calibrata scansione dei chiaroscuri, tesi a modulare i volumi astraendone il profilo nella sospensione di una quiete metafisica, infine la trepida sensibilità agli effetti luminosi, di cui la pennellata a macchia imbeve la visione, ascrivono l'esecuzione del quadro agli anni 1862-1867, periodo in cui Borrani è attivo nelle coeve scuole di Castiglioncello e Piagentina. In questo periodo, infatti, l'artista sviluppa un modo intensamente lirico di meditare la natura, e in essa la presenza, sempre discreta e gentile, dell'uomo, le cui abitazioni si inseriscono nel tessuto del paesaggio come conglomerato di una singolare volontà di armonico equilibrio. Opera con dedica autografa a Diego Martelli.
SI AGGIUNGE: Cornice fiorentina barocca in legno scolpito e dorato. XVII secolo.