Manoscritto a inchiostro marrone su carta con filigrana. 2 bifolii, scritte 6 pagine. Testo in italiano (del XVI secolo) con molte abbreviature. Con il nome del destinatario e traccia di sigillo. Sulla lettera alcune annotazioni successive di altre mani. Es.: “Questa lettera di Polo Giovio a Monsignor Rodolfo Pio di Carpi non è stampata” e alcune indicazioni relative al cardinale di Ravenna. Dimensioni: 295x218 mm.
La lettera è molto lunga ed articolata: si legge di Ravenna, del Papa, di Barbarossa, dei Medici, di Venezia, dei Doria, di Algeri e dei corsari, ma anche di Ovidio, di soldi “baiochi” e del “bon vino”. Documento da studiare. Paolo Giovio, celebre collezionista, fu uno degli intellettuali più influenti, ammirati e invidiati della prima metà del XVI secolo. Vescovo di Nocera dei Pagani (1531), fu legato ai Medici e ai Farnese. La sua fama è legata a molte sue opere, tra cui le Historiae, e alla sua leggendaria villa sul lago di Como dove allestì un museo privato e ospitò celebri personaggi, tra cui Carlo V. Rodolfo Pio, nipote del principe Alberto III Pio, fu cardinale e arcivescovo. Dal 1533 venne designato nunzio apostolico presso il duca di Savoia Carlo III.