In-4° (mm 202x148). Carte [12] di cui l'ultima bianca, CXXXVII [i.e. 136, manca carta 52], [1] bianca. Con un grande legno inciso al frontespizio raffigurante 6 tipologie di imbarcazioni, bei capilettera figurati anche molto grandi e numerose illustrazioni xilografiche anche a piena pagina nel testo, inclusa una mappa dell'Atlantico. Ampia ma leggera gora d'acqua nell'angolo esterno di molte carte, un esile foro di tarlo marginale nei quaderni G-H, carta 52 (con il titolo del Libro quarto), mancante e sostituita da una copia anticamente manoscritta. Legatura settecentesca in piena pelle maculata con titoli dorati su tassello al dorso a 5 nervi, comparti decorati in oro con fregi floreali e tagli spruzzati di rosso. Qualche abrasione e spellatura, cerniere e punte stanche e minime mancanze alle cuffie. Ex-libris nobiliare parzialmente rimosso e timbro di collezione al contropiatto.
Prima edizione italiana in prima tiratura, con la data del 1554 al frontespizio e al colophon, nella traduzione di Vincenzo Paletino. Opera importante e rara, pubblicata per la prima volta in Valladolid nel 1545, L'arte de Navegar appresenta il primo trattato pratico di navigazione mai stampato e contiene fra le illustrazioni una notevole mappa dell'Oceano Atlantico e delle terre del Vecchio e Nuovo Mondo che su di esso affacciano: sebbene sia una versione ridotta di quella del 1545, vi sono mostrate le coste americane dal Labrador al Brasile e la Florida, sull'altro lato. «[Medina's] knowledge of the New World was first hand, having travelled with Cortes. Later he held the position of debriefing the retorning crewsfrom their voyages. The map depicts the trade routes to and from Spain and her possessions by the use of ships heading south-westerly on the outward bound journey and returning via the Gult Stream to the north-east» (Burden 14); cfr. Adams M-1025; Mortimer, Harvard italian 300; Palau 159679; Sabin 47346.