Asta 25 / Libri & Grafica

lun 2 LUGLIO -  mer 4 LUGLIO 2018
Lotto 463

Raccolta di circa 110 lettere di cantanti lirici italiani e stranieri. Tutte indirizzate al Teatro alla Scala.

Datate anni ?40 del XX secolo.

Le lettere sono autografe o dattiloscritte con firme autografe. Dimensioni varie.

(140)


Carte relative alle rappresentazioni alla Scala negli anni ’40 e indirizzate a direttori d’orchestra o al Sovrintendente del Teatro. Tra i nomi: Margherita Carosio, Toti Dal Monte, Maria Caniglia, Mariano Stabile, Tito Gobbi, Aureliano Pertile, Rosetta Pampanini, Giulietta Simionato (varie lettere) Fedora Barbieri, Nicola Rossi Lemeni, Gino Bechi, Elvira Casazza, Boris Christoff, Mafalda Favero, Carla Gavazzi, Inge Borkh, Italo Tajo, Enzo Guagni, Nedda Casei, Disma De Cecco, Eugene Conley, Giovanna Di Sanza, Anna Mazzoleni, Geraldo Coda, Aristide Baracchi, Francesco Albanese, Hilde Guden, Paolo Silveri, Pina Agostini Bitelli, Pia Tassinari, Angelo Loforese, Suzanne Danco, Ginevra Vivante, Herva Nelli, Renata Villani, Librisé Pasero (moglie di Tancredi Pasero), Alba Dora Fabbri, Fernanda Ciani, Maria Fiorenza, Gilda Alfano, Ernesto Fumagalli, Saturno Meletti, Enzo Mascherini, Bruna Dragoni, Sandor Sved, Renato Gigli, Maria Carbone Rossini, Lina Aimaro Bertasi, Gina Bernelli, Corrado Zambelli, Giuseppe Taddei, Galliano Masini, Cloe Elmo, Iris Adami Corradetti, Augusto Ferrauto, Giuseppina Cobelli, Luigi Fort, Mitì Truccato, Elisabetta Barbato ecc. Maria Caniglia scrive a Mataloni e pensa non sia giusto accettare di cantare in tutte le opere offertale e gli indica le prescelte: Poliuto, Tannhäuser, Traviata, Aida, Ballo in Maschera e Manon Lescaut. "Mi metto subito allo studio e ho già qui con me il Maestro Armani […]”. (29 agosto 1940). In calce alla lettera, 6 righe di Pino Donati, marito di Maria Caniglia e nipote di Jenner Mataloni: "Caro zio Jenner, mi pare che Maria sia nel giusto equilibrio. Io sono del parere che un artista, per quanto gradito sia, non debba invadere né i teatri, né il pubblico […]". Varie lettere sono della Simionato. Tra queste una scritta a Carlo Gatti, dove lo informa che dal Sindacato ha avuto la richiesta per la parte di Canzade nella Donna Serpente. "La parte non la conosco ma mi fido di voi". Accetta le condizioni e chiede nel contempo il favore di poter studiare la parte a Trieste, dove sarà per una scrittura. (27 giugno 1942). Mentre al segretario Luigi Oldani scrive: “Caro Oldani, Ieri sono stata indisposta. A letto - sola – […] ho avuto modo di riflettere - meditare sulla situazione in cui voi mi vorreste mettere. Ne ho dedotto che non mi sento la forza di ritornare indietro di 10 anni nella mia carriera. Ho penato troppo. Vi sono un’infinità di cose le quali mi mettono nell’impossibilità di accontentarvi per la Butterfly […] (1944?). Tito Gobbi ad Antonio Ghiringhelli: “E' suo vivo desiderio cantare alla Scala […] poiché mi fu impossibile fare l'audizione nel giugno scorso, a causa del mio richiamo alle armi, oso chiedere […] di farmi sapere se fosse possibile un'audizione nella prima quindicina di settembre […]". (26 agosto 1945). La Gavazzi scrive al Maestro Labroca di aver ricevuto in ritardo l'invito per presentarsi all'audizione alla Scala. "Spero di essere più fortunata al ritorno del Maestro Toscanini dall'America. Indipendentemente, però, dall'audizione di Toscanini, desidererei vivamente che Lei mi potesse sentire in uno dei Teatri dove lavorerò prossimamente […]”. 15 agosto 1946). Gino Bechi a Ghiringhelli scrive che "La notizia che io 'non voglia andare in America' è assolutamente falsa. Di vero c'è solamente che io voglio andarci a modo mio e le ragioni che mi possono impedire di andarci sono solo due […]". Se non andrà in America dedicherà il tempo al riposo, allo studio di 'Don Giovanni' che dovrà fare a Barcellona e ad un film. "Per l'inverno invece, come siamo già d'accordo fino al 12 gennaio, se posso starò lietamente finché mi vorrete" (19 aprile 1948). Fedora Barbieri al Maestro Mario Labroca ricorda che domenica 10 terminerà la stagione lirica con l'Aida (cantanti Vinay, Caniglia, Neri, Damiani e Barbieri). E' lieta che l'opera di inaugurazione della stagione scaligera sia il Trovatore, opera nella quale l'artista ha raccolto i più grandi successi in America. (8 ottobre 1948). Di altro spirito è la lettera di Stabile: è scritta su carta intestata 'Organizzazione Nazionale Artisti Lirici' ed è inviata a Ghiringhelli. "La presente per significarLe a nome della Organizzazione Nazionale Artisti Lirici, che ho l'onore di presiedere, tutto il nostro sdegno per la maniera inqualificabile da Lei usata nei riguardi della nostra Organizzazione in occasione dello spettacolo di Andrea Chenier allestito dall'Ente della Scala per commemorare il suo grande Autore scomparso […] essersi dimenticato od ancor peggio il non aver voluto scientemente invitare la nostra Organizzazione a tale cerimonia, è da parte sua colpa gravissima […]. Renderemo la nostra protesta di pubblica ragione informando in pari tempo S.E. Andreotti, la Direzione Generale del Teatro e la Federazione Italiana dello Spettacolo, nonché il Presidente dell'Ente della Scala […]” (9 marzo 1949).

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