In-folio (mm 320x224). Pagine [14], 342 [i.e.332] con 79 belle tavole anatomiche incise in rame a piena pagina nel testo, di cui una non numerata e uno splendido frontespizio architettonico inciso da Francesco Valegio e Catarino Doino. Esemplare in barbe, con macchie e ampie gore al margine inferiore di alcune carte e al frontespizio, quest'ultimo con pecetta di rinforzo marginale; rimarginato l'angolo superiore delle pagg. 335-342, con minime perdite di testo. Legatura in mezza pergamena muta, con piatti in carta; sguardie rinnovate. Marcanze e difetti ai piatti e alle cuffie. SEGUITO DA: Id., De Chirurgia librorum quatuor. Pagine [8], 124 [i.e. 122]. Testatine e capilettera figurati e alcune figure incise in legno nel testo. Esemplare acefalo, con un forellino di tarlo al margine interno delle ultime pagine.
Due parti (su quattro) del terzo tomo dell'Ars medicinalis di Guidi, edita dai successori di Lucantonio Giunta nel 1611. Per il De anatome corporis humani, edita qui per la prima volta, si vedano Camerini, Annali dei Giunti 1158-1159; Choulant 212: «The plates are mostly new and original. They remind one more of Eustachius than to Vesalius»; Heirs of Hippocrates 265: «his descriptions of the vertebrae, cartilaginous structures, and bones of the skull were better than those of his predecessors. Guidi also made original studies on the mechanics of articulation in the human body and described the anatomical structures in the pterygoid bone that bear his name. Some of the figures in the seventy-nine engraved copperplates were adapted from Vesalius, a fact which Guidi states early in the book»; Krivatsy 5118.