Raro e notevolissimo manoscritto in lingua singalese consistente in una raccolta delle vite del Buddha (J?taka Nik?ya) composto di 390 foglie di palma a caratteri incisi e successivamente inchiostrati e rilegate per mezzo una corda passante attraverso due fori su una coppia di liste lignee laccate. Questo manoscritto proviene dall’isola di Sri Lanka ed è databile all’inizio del XIX° secolo. Misure del foglio: mm. 745 x 60 ca.; testo in alfabeto singalese su 8 o 9 righi a foglia; presenza di elementi separatori ondulati a glifi obliqui modulari, segnalanti la fine e l’inizio dei vari Jataka. Il testo si è preservato integralmente in virtù della sua incisione sul supporto, mentre l'inchiostro nero che lo colorava risulta ora visibile soltanto in alcuni punti sporadici; occorre comunque rilevare che la leggibilità del manoscritto non risulta da ciò pregiudicata. Le liste lignee fungenti da legatura sono decorate con un motivo a treccia modulare a vividi colori giallo, verde e rosso corrente lungo l’intera lunghezza del supporto. Eccellenti condizioni di conservazione, tranne che per trascurabili microfratture della fibra vegetale agli angoli esterni di alcune foglie.
Questo splendido manoscritto testimonia dell’enorme prestigio accordato dalla tradizione libraria srilankese alla letteratura buddhista Theravada, confessione maggioritaria del paese insulare asiatico. L’estrema perizia con cui l’intero testo fu composto e redatto risulta chiaro segno dell’importanza dei testi copiati in questo manoscritto, ossia le cosiddette “Vite anteriori del Buddha”, parte dell’ampio e fondamentale “Canone pali”, costituite nelle loro versioni brevi da 547 narrazioni corrispondenti alle esistenze del Buddha che precedettero la sua reincarnazione finale nella figura del principe Siddharta Gautama, prodromo ai suoi insegnamenti religiosi.