Manoscritto musicale. Spartito per pianoforte solo. Pagine 52 non numerate (scritte 50). Manoscritto a inchiostro seppia su carta pentagrammata a mano. Carta con filigrana (scritta “Reale di Bologna” scritta su più fogli con lettere FA in contorno). Dimensioni: mm 230x292. SI AGGIUNGE: Id., Opera Della Nina / Ridotta per Quattro Stromenti / Due Violini, Viola e Violoncello / Dal Sig. Luigi Gianella / Musica Del Sig. Gio. Paisiello. Datato: 1798. Manoscritti musicali. Parti d’orchestra. Completo. Parti staccate del Violino Primo (scritte 31 pagine), Violino Secondo (scritte 31 pagine), Viola (scritte 31 pagine), Violoncello (scritte 31 pagine). Manoscritti musicali. Parti d’orchestra. Completo. Parti staccate del Violino Primo (scritte 31 pagine), Violino Secondo (scritte 31 pagine), Viola (scritte 31 pagine), Violoncello (scritte 31 pagine). Manoscritti a inchiostro seppia su carta pentagrammata a mano. Le parti orchestrali sono conservate in cartella di carta coeva sulla quale è indicato l’autore, il titolo e, in alto a destra, il n. 11. Carte con filigrane (collina semplice o trilobata sormontate da una croce stellata con le lettere FF e FP all’interno). Dimensioni: mm 210x297.
I DOCUMENTO: I Divertimenti, o Rondò composti da Paisiello a San Pietroburgo nei primi mesi del 1783, sono rispettivamente nelle tonalità di Do maggiore (Rondò Andantino), in Re maggiore (Rondò Andante Sostenuto), in Do maggiore (Rondò Andante), Re maggiore (Rondò Andante), Fa maggiore (Rondò Largo), Sol maggiore (Rondò Andante). In fine anche un brano musicale senza titolo, in tempo 3/8 e nella tonalità di Do maggiore. E’ una brevissima composizione “brillante” composta da 16 battute (con una cancellatura nel testo). Il Divertimento n. 2 il Re maggiore non è registrato da M. F. Robinson (Catalogue of the Works of Giovanni Paisiello (Pendragon, 1991); gli altri sono segnalati ai seguenti numeri: N. 1 (n. 8.14.15), N. 3 (n. 8.14.02), N. 4 (n. 8.14.16), N. 5 (n. 8.14.06), N. 6 (n. 8.14.14). II DOCUMENTO: Giannella fu compositore e flautista del Teatro alla Scala. Autore di opere e balletti, compose anche un “Concerto lugubre” per violino e orchestra in occasione della morte di Cimarosa. Paisiello scrisse Nina, o sia la pazza per amore al ritorno del suo viaggio in Russia, alla corte di Caterina II. Per il libretto utilizzò la versione tradotta dal francese da Giuseppe Carpani, con alcune aggiunte di Giovanni Battista Lorenzi. Il compositore rappresentò il suo lavoro nel 1789 alla presenza della regina Maria Carolina. L’opera ebbe immediato successo e venne sottoposta a rimaneggiamenti e riduzioni. Il nostro quartetto ne è un esempio. L’opera, infatti, è qui suddivisa in 15 sezioni numerate precedute da una “Sinfonia”. Di questa riduzione per archi di Nina ad oggi si conoscono solo due manoscritti, conservati rispettivamente presso il Fondo musicale Giuseppe Greggiati di Ostiglia (Mss.Mus.B 4653) e presso la Biblioteca del Conservatorio statale di musica Dall'Abaco di Verona (Murari Bra MS 296).
Errata corrige: nel II DOCUMENTO la composizione “Concerto lugubre” di Giannella era per flauto (poi anche utilizzato per violino).