Manoscritto a inchiostro nero su carta azzurrina. 1 bifolio, scritta 1 pagina. Dimensioni: mm 210x135. Testo autografo del primo Re d’Italia: «Parole da dirsi dal Cigaliere al Principe di Nemours a nome mio. / Non aver tempo di vederlo quest’oggi, e non poterli ancora dare risposta sopra quel che sa, e che se vuole partire mi lasci detto ove và e in qualunque posto avrà la mia risposta». SI AGGIUNGONO: Id., 3 documenti manoscritti, di cui 2 con firma autografa. Datati: 1851-1877. Manoscritti a inchiostro nero su carte con sigilli di Casa Savoia. 2 carte con intestazione a stampa (l’una con “Vittorio Emanuele II / […] / Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme” e l’altra “Vittorio Emanuele II / […] / Re d’Italia”). Dimensioni varie. Il documento del 13 marzo 1851 è un decreto che autorizza la cittadina di Incisa a stabilire un mercato il sabato; il documento del 4 marzo 1854 è una lettera inviata al cardinale Giuseppe Ugolini e controfirmata dal Ministro degli Esteri Giuseppe Dabormida; il documento del 18 maggio 1877 è relativo alla precedenze dei funzionari di Corte. SI AGGIUNGONO: Maria Adelaide d’Austria - Regina di Sardegna, 3 lettere con firma autografa. Datate: 1851-1853. Manoscritti a inchiostro nero su carte con sigilli di Casa Savoia. Dimensioni varie. Moglie di Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide fu Regina di Sardegna. Morì nel 1855 e non divenne mai Regina d’Italia, sorte che toccò alla nuora Margherita di Savoia. Le missive sono inviate al cardinale Giuseppe Ugolini e al cardinale Falconieri, Arcivescovo di Ravenna. Una lettera è controfirmata dal Ministro degli Esteri Giuseppe Dabormida.
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