Vittorio Emanuele di Savoia - Re di Sardegna

Manoscritto a inchiostro nero su carta con filigrana. 1 bifolio, scritta 1 pagina. Al verso della seconda carta l’indirizzo del destinatario e traccia di sigillo. Dimensioni: mm 200x154. Vittorio Emanuele I, Re di Sardegna, che nell’agosto del 1814 aveva istituito da poche settimane il Corpo dei Carabinieri Reali, invita il Generale a far riunire «tutti li tamburi magiori con due tamburi e due pifari per cadun regimento» per «insegnare le nuove cadenze di passo coll’orologio alla mano». Altresì richiama anche alcuni bassi ufficiali per «insegnar loro in una maniera uniforme tanto il manegio dell’armi che la forma e la cadenza di detti passi». SI AGGIUNGONO: Id., 2 lettere autografe firmate inviate al Cavaliere Rean, 1 lettera con firma autografa, 1 documento di nomina. Datati: 1795-1820. Manoscritti a inchiostro nero su carta con filigrana. Documento di nomina su pergamena. Conservata la busta contenente le due lettere autografe con sigillo in ceralacca. Testi in francese e italiano. Dimensioni varie. Le missive autografe sono relative al Reggimento di Ivrea. Il documento di nomina è a favore di Marcello Giovanni Andrea Bruzzo in qualità di Ispettore dell’Azienda delle Finanze. SI AGGIUNGONO: Maria Teresa d’Asburgo d’Este, 2 lettere autografe firmate. Datate 1815-1817. Manoscritti a inchiostro nero su carta con filigrana. In totale scritte 3 pagine. Testi in francese e italiano. Dimensioni varie. La Regina Maria Teresa, moglie di Vittorio Emanuele I, nella lettera, scritta al segretario Lomellini, chiede di poter avere una copia autentica di alcuni documenti del Console Stefano Zagovich, da inviarsi anche alla sorella, l’imperatrice Maria Ludovica, moglie di Francesco I d’Austria. Nell’altra scrive a un “Monsieur le Comandant!” anche a proposito dell’Arciduca Leopoldo, descritto come «un jeune honne du plus grand amitié». Vi si legge della Principessa Maria Anna, e del matrimonio del Principe di Carignano.

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