2 parti in 1 volume in-8° (190x125). Pagine 120; 68 + 1 carta di tavola più volte ripiegata fuori testo incisa in rame. Ciascuna delle due parti con proprio frontespizio, e ciascun frontespizio con diversa vignetta calcografica, in tema con l'argomento dell'opera. Titolo della seconda parte: Compendio ipposteologico o sia breve trattato sopra l'ossa del cavallo. Legatura coeva in cartonato con titoli manoscritti al dorso; rotture e piccole lacune al dorso. Timbro di collezione privata e residuo di ceralacca al frontespizio principale.
L'Autore della due opere, la prima anonima e la seconda attribuita dal frontespizio a Giuseppe Antonio Venturini, è in realtà Francesco Bonsi, Melzi III, 203, a proposito del Compendio del Venturini, afferma «Leggesi in fine del Libro del conte Francesco Bonsi, riminese, intitolato Lettere ed opuscoli [...]. Questo Compendio è opera dello stesso conte Bonsi fatta stampare come se fosse del Venturini»; Lastri 23: «Della controversia, che mossero questi Opuscoli si possono vedere le Mem. per servire all'Ist. Letter. T. 12 p. 439»; Moretti XXIV, 165; Re, 71-72: «Tutte le sue opere sono classiche. Egli degl'italiani il primo ha smascherata l'ignorante impostura de' maniscalchi, ed i suoi opuscoli [...] saranno una guida sicura [...] quando venga il momento nel quale si applichino ad esercitare la veterinaria non semplici agricoltori». Manca a Podeschi.