8vo (mm 155x122). Pages [72], 462. Missing last white page. Printer's mark engraved in wood on title page; woodcut initials, head and tailpieces. Quires Bb-Ff lightly browned; a few small stains; minuscule worm holes on the first two leaves and another on the last five leaves. Contemporary hardback with handwritten title on spine, with breakage on one joint. Edges sprinkled in red and blue. Ex-libris De Conte della Trinità on inside cover and handwritten note of possession of title page: «Alexandri Scarebelli».
In-8° (mm 155x122). Pagine [72], 462. Manca l'ultima carta bianca. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio, testatine, finalini e capilettera xilografici; ideogrammi cinesi stampati nel testo. Lieve gora d'acqua al margine superiore di poche carte iniziali e finali, fascicoli Bb-Ff leggermente bruniti e qualche piccolissima macchia sparsa; minuscolo forellino di tarlo alle prime due carte e altro forellino alle ultime cinque carte. Cartonato coevo con titoli manoscritti al dorso, con rottura a una cerniera. Tagli spruzzati di rosso e blu. Ex-libris Del Conte della Trinità applicato al contropiatto anteriore e nota di possesso manoscritta al frontespizio «Alexandri Scarebelli».
Una delle prime importanti pubblicazioni sulla Cina, stampata per la prima volta in spagnolo nel 1585; l’opera venne presto tradotta in varie lingue e conobbe una grandissima diffusione; la traduzione italiana, realizzata da Francesco Avanzi, comparve già l’anno successivo, nel 1586, ed ebbe numerose ristampe. L’Autore, il padre agostiniano Gonzales de Mendoza, fornisce ampi resoconti sulla Cina (ma anche Giappone, Canarie, Filippine, India etc…), senza tuttavia esservisi mai recato di persona: «This unillustrated but comprehensive volume had been written [...] by an Augustinian who had worked in Mexico but never saw China for himself. Mendoza offered a descriptive and geographical survey of China's history and culture based on the author's correspondence with colleagues in the Philippines as well as accounts by recent visitors to China» (Reed-Demattè, 2). L’opera, che descrive le rotte dei missionari agostiniani e francescani in Asia, vanta alcuni significativi primati: si tratta del primo testo stampato in Europa a riprodurre ideogrammi cinesi, e vi si menzionano per la prima volta il Regno di Cochinchina e Tonchino (pagine 431-432). Cfr. Adams G-868; Cordier, Indosinica II, 1517; Palau 105506; Sabin 27779.