Penna e inchiostro, acquerellato, biacca, su tracce di matita nera; carta preparata. Foglio: mm 270x197. La derivazione del soggetto deriva chiaramente dalla Pietà Bandini di Michelangelo, opera fiorentina, qui eseguita tra il 1547 e il 1555. Al centro in basso è una labile traccia di un’iscrizione non più leggibile. Il disegno ha ricevuto anche una precedente attribuzione a Marcello Venusti. Lo stesso soggetto è stato riprodotto in stampa da Cherubino Alberti (in controparte).
Il foglio antico è interamente controfondato su un cartone pesante (sec. XVII-XVIII) su cui sono presenti, al verso alcuni numeri e una cifra antica (“N. 23”). In condizioni non ottimali: piccoli fori, sporcizia diffusa e preparazione lievemente ossidata e, in alcuni punti ingrigita. È presente un ritocco lungo il bordo sinistro, nella metà inferiore.