Penna e inchiostro di china. mm 225x310. Firmato e datato in basso a destra. Altre figure al verso. Figlio dello scrittore Giuseppe Antonio Borgese, si dedicò alla pittura dopo il trasferimento a Milano, avvenuto al termine della Prima Guerra Mondiale, esercitandola a margine della sua attività di giornalista e critico d'arte militante, svolta sulle colonne de "Il Corriere della Sera" (1943 - 1967). Nel 1919 esordì alla Biennale d'Arte Umoristica di Bologna ed iniziò a pubblicare i propri disegni sulle riviste "La Fiamma Verde" e "Satana Beffa". La sua vena artistica è caratterizzata da una linea espressionista e dal gusto per la deformazione grottesca e caricaturale.
Fermato al verso con scotch a passe-partout.