In-8° (mm 178x120). Carte 227, [1], con la prima bianca. Marca dello stampatore incisa in legno in principio e in fine. Esemplare in barbe, ma uniformemente brunito e con macchie sparse. Legatura settecentesca in piena pelle con difetti ai piatti e lacune al dorso. Legate in principio 3 carte con lunga annotazione bibliografica.
Non comune contraffazione lucchese per le cure dell'abate Rinaldo Maria Bracci di questa apprezzata raccolta di novelle ispirate a Boccaccio, Apuleio e Villani e a sua volta fonte di ispirazione per gli scrittori futuri: la trama della prima novella della IV giornata fu di spunto a Shakespeare per il Mercante di Venezia. Adams G-627; Brunet II, 1605; Gamba 526 «Contraffazione, o, a meglio dire, ristampa fatta, per quanto si crede, dallo stampatore Benedini di Lucca, verso il 1740» che pretende essere un’imitazione dell'originale di Milano del 1558 ma in realtà riprende quella veneziana del Farri del 1565; Graesse III, 86; Parenti, 142; Passano, Novellieri italiani in prosa 226; Razzolini-Bacchi della Lega, 169.