Manoscritti a inchiostro nero. Scritte 14 pagine in totale. 5 buste conservate. Dimensioni varie.
Il componimento poetico giovanile è raccolto ne Il libro dei versi, ma con differente titolo - Castello antico – e con molte varianti rispetto alla versione pubblicata. Una lettera scritta da Milano (probabilmente nel 1877) è indirizzata ad una cantante: “Margheritina soavissima. Siete così gentile come brava; il dono dei vostri ritratti bellissimi, e più ancora le paroline che fregiavano quel dono […]. Siete proprio l’idoletto dei nostri cari torinesi […]. Se voi siete […] grata a Mefistofele io sono gratissimo a voi. Vogliate sempre un po’ di bene a me e alla mia musica […]”. Boito scrive anche di musica. Oltre a citare il Maestro Gallignani, si legge: “Dopo la non buona accoglienza fatta all’elegantissimo, al dottissimo repertorio del quartetto vocale ho deciso di non occuparmi più dei programmi della Società del Quartetto […]”.