4 opere in 1 volume in-4° (mm 238x174). Pagine 23, [1]. Fregio xilografico al frontespizio. LEGATO CON: Maffei Scipione, Arte magica dileguata. Lettera [...] al padre Innocente Ansaldi dell'Ordine de' Predicatori. Seconda edizione. In Verona: Per Agostino Carattoni, 1750. Pagine 55, [1]. Fregio tipografico al frontespizio, testatina e capolettera xilografici. LEGATO CON: Id., Arte magica distrutta risposta di don Antonio Fiorio [...] e Valvestino... In Trento: per Brunati, 1750. Pagine [2], 47, [3] carte bianche. LEGATO CON: Lugiato Andrea, Osservazioni sopra l'opuscolo che ha per titolo Arte Magica Dileguata, di un prete dell'oratorio. In Venezia: Presso Simone Occhi, 1750. Pagine [6], 100, [2]. Lievi fioriture a poche carte ma bella copia. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al dorso. Qualche lieve macchia ma buona conservazione. Nota di possesso di settecentesca mano al frontespizio della prima opera, moltissime glosse della medesima grafia al testo.
I OPERA: Melzi II, 405. II OPERA: Seconda edizione del primo dei tre scritti con cui l'Autore contribuì al dibattito sulla magia e sulla stregoneria: Arte magica dileguata (1749), distrutta (1750) e annichilata (1754), negando in modo radicale l'esistenza dell'intero mondo magico. Questa prima opera fu scritta in risposta al Congresso Notturno delle Lamie del Tartarotti, di cui «Maffei approva la guerra mossa contro la credenza nelle streghe ma critica la distinzione fra stregoneria e magia e soprattutto l'asserzione della realtà dell'arte magica, per lui incompatibile con l'esperienza, il "buonsenso" e la ragione umana» (Bibl. Lamiarum 89). III OPERA: Melzi I, 418. IV OPERA: Melzi II, 297. L'opera del Lugiato si inserisce nella polemica fra Maffei e Tartarotti, in contrapposizione con entrambi.