Manoscritti a inchiostro nero. Lunghe lettere, alcune su carte intestate. Dimensioni varie.
La profonda stima ed amicizia tra Bossi e Tebaldini è documentata da questo carteggio, ricchissimo di notizie di argomento lavorativo, che inizia nel 1895 e termina nel 1923, poco prima della morte dell’autore. I due lavorarono insieme nel collaudo di molti organi e nella composizione della grande Messa pro defunctis (per le annuali esequie del Re Vittorio Emanuele II). Compilarono un Metodo per lo studio dell’organo pubblicato da Carish nel 1894. Nell’epistolario vengono nominati i più celebri esponenti musicali di quegli anni (da Puccini, Tosti, Ricordi, Sonzogno, Boito, Franck, Catalani, Mascagni, Gallignani e la sua morte) oltre a molte informazioni sulla musica strumentale. Un commento su Puccini: «Verissimo quanto dici sulla Manon Lescaut: è così manierato Puccini ed anche deficiente che davvero con Wagner si diventa pedanti… meglio così» (1893).