Matita di grafite su cartoncino. mm 260x190. A matita in basso a sinistra: Dettaglio esterno-scala 1125. Firmato Arch. Italo Mancini in basso a destra. Al verso annotazione a matita: Italo Mancini e Publio Morbiducci.
Italo Mancini compì gli studi a Roma, dove nel 1917 conseguì il diploma di disegno architettonico presso l'istituto di belle arti. Congedato dal servizio militare al termine del primo conflitto mondiale, dal 1920 intraprese l'attività professionale prevalentemente in Abruzzo, dove lavorò al restauro e alla ricostruzione degli edifici danneggiati dagli eventi sismici e progettò edifici scolastici per incarico dell'ufficio del genio civile. Ai primi anni Venti risalgono alcuni progetti di residenze, quali i villini Basile a Petrella Liri, Iacomini a Tagliacozzo e Paoluzi a Fiuggi, e le tombe Mancini (Petrella Liri) e Paoluzi (Fiuggi). Nel 1921 espose alcuni lavori in occasione della mostra di progetti di casette economiche allestita presso la sede dell'Associazione artistica fra i cultori di architettura, pubblicati nella rivista Architettura e arti decorative. A metà degli anni venti avvenne l'incontro con l'artista P. Morbiducci, con tutta probabilità attraverso la comune frequentazione dello studio Bazzani; ne nacque una collaborazione che portò alla realizzazione di numerose opere e progetti dal 1925 alle soglie del secondo conflitto mondiale, e a una duratura amicizia: si ricordano, tra gli altri, la partecipazione ai concorsi per i monumenti al finanziere in Roma (1927) e al duca d'Aosta a Torino (primo grado, 1928), gli interventi nella sezione dedicata all'artigianato alla XCIV Mostra della Società degli amatori e cultori di belle arti (1928) e alla Mostra della Rivoluzione fascista al palazzo delle Esposizioni in Roma (1932).