Splendidi piatti in cartone laccato (mm. 365 x 235 circa), appartenenti alla medesima legatura, proveniente dalla Persia di media età cagiara (tardo XIX secolo), con decorazioni arabescate in policromie di colori caldi su sfondo nero, centrate su di una struttura a simmetria assiale verticale composta da un medaglione centrale romboidale figurato a lobi e da due elementi minori posti specularmente sull’asse verticale. La mandorla centrale del piatto anteriore è abitata da una coppia di amanti in abito tradizionale, ritratti affrontati in conversazione galante all’interno di una stanza finestrata sul cui fondo si intravedono i rami di un albero dai rami carichi di pomi. Sulla mandorla centrale del piatto posteriore la medesima coppia è colta in un close-up, rappresentata ravvicinata e sul medesimo sfondo, ma in abiti diversi. Le posizioni rispettive risultano invertite, la donna con il capo inclinato sull’amante in un gesto di affettuosa intimità. Ciascuno dei due medaglioni con scene romantiche è circondato da un intrigo sapiente di arabeschi bruni e oro in campo nero, a loro volta messi in risalto dagli spazî angolari e da una bordura interna in nero decorata con elementi disegnativi a racemi e fogliame dorati. L’interno dei due piatti si presenta decorato da una composizione di boccioli e fiori in monocromia dorata con quattro decori identici tra loro che abbelliscono gli angoli interni, il tutto racchiuso da una doppia bordura dorata.
Le grandi dimensioni di questi piatti e la finezza dell’impianto decorativo improntato a rigorosa simmetria, nonché le ottime condizioni di conservazione emergono in questo notevole prodotto dell’arte libraria cagiara, destinato forse a qualche ricca antologia poetica mistico-amorosa persiana.